Transizione 5.0: al centro il benessere delle persone e dell'ambiente
Rivoluzione culturale e impatto sulle Imprese
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato che 12 miliardi di euro saranno destinati alla Transizione 5.0 nel biennio 2024-2025, con l’obiettivo di sostenere le imprese nella transizione ecologica e digitale.
Mentre la Transizione 4.0 era incentrata principalmente sull’automazione, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e l’efficienza produttiva, la Transizione 5.0 si sposta su tre concetti fondamentali, delineati dalla Commissione Europea che puntano a un avanzamento industriale con l’integrazione di aspetti sociali e ambientali al progresso tecnologico:
- Umanocentricità: La collaborazione tra uomo e macchina, con un focus sul miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente lavorativo.
- Sostenibilità: attenzione sulle azioni sostenibili per una riduzione dell’impatto ambientale da parte dell’industria.
- Resilienza: Un percorso di adattamento e di flessibilità delle imprese alle sfide globali, come i cambiamenti climatici.
Questa novità sposta quindi l’attenzione dalla produttività al benessere delle persone e dell’ambiente e richiede alle aziende, ponendo al centro società e sostenibilità attraverso:
- l’adozione di un approccio di economia circolare
- il miglioramento dell’adattabilità dei processi produttivi
In termini pratici, le imprese dovranno adottare tecnologie innovative e allo stesso tempo rivedere i loro modelli di business con un’attenzione molto alta verso il rispetto delle persone e del pianeta e un’aspettativa di adeguamento ai principi ESG (Environmental, Social, and Governance).
Stato dell’arte
Attualmente le aziende, in attesa di maggiori incentivi per la digitalizzazione e l’ottimizzazione produttiva, sono deluse per la copertura del credito d’imposta, insufficiente a fronte dell’aumento dei costi e dei tassi di interesse. Confindustria e altre associazioni hanno presentato un documento dettagliato al Ministro Adolfo Urso e fonti interne suggeriscono che la Transizione 5.0 sarà inclusa nella nuova agenda del Governo Italiano, con un focus sugli investimenti “green”.
I 12 miliardi, ripartiti tra il Piano nazionale di ripresa e resilienza e lo strumento Repower-Eu, confermano l’impegno del governo verso pratiche aziendali più sostenibili e tecnologicamente avanzate.
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