Principali novità CSRD 2024

Principali novità CSRD 2024

Cresce il numero di imprese coinvolte nella rendicontazione del proprio impatto ESG

La "Corporate Sustainability Reporting Directive - CSRD" (Direttiva 2022/2464), in vigore dal 05.01.2023, ha sostituito la "Non Financial Reporting Directive – NFRD” (Direttiva 2014/95/UE), attuata in Italia dal D.L. 30.12.2016 n. 254, rivolta alle imprese di grandi dimensioni sull’obbligo di comunicare informazioni di carattere non finanziario.


Quali sono le principali novità della CSRD?

  1. A livello europeo si passa da 11.600 imprese coinvolte a 49.000, di cui quasi 7.000 solo in Italia, con i seguenti tempi e criteri:
  • Dal 2025 (anno fiscale 2024)
    • Imprese soggette alla precedente NFRD (imprese quotate, banche e assicurazioni) con numero dipendenti > 500 e che, alla data di chiusura del bilancio, abbiano superato:
      • € 20 milioni di stato patrimoniale
      • € 40 milioni di ricavi netti
    • Dal 2026 (anno fiscale 2025)
      • Grandi imprese non quotate che, alla data di chiusura del bilancio, abbiano superato almeno due dei seguenti criteri:
        • > 250 dipendenti
        • € 20 milioni di stato patrimoniale
        • € 40 milioni di ricavi netti
      • Dal 2027 (anno fiscale 2026)
        • Piccole e medie imprese quotate (escluse le microimprese), gli istituti di credito di piccole dimensioni non complessi e le imprese di assicurazioni dipendenti da un Gruppo.
      • Dal 2029 (anno fiscale 2028)
        • Imprese e figlie succursali con capogruppo extra-UE che, attraverso la capogruppo, abbiano generato in UE ricavi netti superiori a € 150 milioni e almeno:
          • una succursale soddisfi i requisiti dimensionali della CSRD o
          • una succursale abbia generato ricavi netti superiori a 40 milioni di euro nell’esercizio precedente
  1. L’informativa sulla sostenibilità a 360° dovrà contenere una descrizione dei seguenti punti:
  • modello di business e strategia aziendale con dettagli sulla resilienza ai rischi connessi alle questioni di sostenibilità
  • opportunità per l’impresa connesse alla sostenibilità
  • piani d’impresa a favore della transizione ambientale
  • obiettivi e progressi connessi alla sostenibilità
  • interessi degli stakeholder
  • ruolo degli organi di amministrazione, gestione e controllo sulle tematiche ESG
  • forme di incentivazione per i membri della governance legate al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità
  • principali rischi per l’impresa connessi alle questioni di sostenibilità
  • informazioni sulle attività immateriali, compreso il capitale intellettuale, umano, sociale e relazionale.
  1. L’obbligo di collocare l’informativa all’interno della Relazione sulla Gestione per leggere e analizzare i contenuti in modo integrato.
  2. Il principio di doppia materialità: le imprese specificheranno sia come i fattori di sostenibilità influenzino lo sviluppo e le performance aziendali (prospettiva outside-in), sia come l’attività dell’azienda impatti sulla società e sull’ambiente (prospettiva inside-out);
  3. Gli aspetti ESG lungo la Value Chain, ovvero informazioni sugli impatti materiali, sui rischi e sulle opportunità connesse alla catena del valore a monte (upstream) e a valle (downstream), quali risultanti delle attività di due diligence e dell’analisi di materialità.
  4. L’utilizzo di standard di rendicontazione europei sulla sostenibilità (ESRS) - elaborati dallo European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) - da parte di tutte le imprese soggette alla direttiva. In particolare, le informazioni ambientali verranno comunicate seguendo i criteri della Tassonomia Green. L'EFRAG sta inoltre sviluppando una proposta per l'adozione di standard volontari e non vincolanti di rendicontazione della sostenibilità (VSRS) da applicare alle piccole e medie imprese che non rientrano nell'ambito CSRD, per dare supporto all’inizio del loro percorso di sostenibilità ed essere un punto di riferimento per le controparti nella catena del valore e per i finanziatori.
  5. Utilizzo obbligatorio del formato elettronico unico di comunicazione in formato XHTML per redigere il bilancio e la relazione sulla gestione e utilizzo di tag per le informazioni sulla sostenibilità. Tale sistema di “marcatura digitale” sarà connesso alla implementazione del “Punto di accesso unico europeo” (ESAP).


Grazie a un team di esperti in amministrazione e contabilità, AFC Consulting supporta le imprese nel percorso di sostenibilità.

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